Vicepresidente Cei:' la memoria per attivare i processi di cambiamento'
21 MAR - CASSANO IONIO (CS) - Il ventuno marzo, all'inizio della primavera, si commemora da anni la memoria delle vittime delle mafie. Tuttavia, questa memoria non può limitarsi alla retorica o alle parole di circostanza. Deve essere un'occasione per attivare veri processi di cambiamento nel modo in cui comprendiamo e affrontiamo le mafie.
Queste sono le parole del vicepresidente della Cei, monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio, in occasione della giornata della memoria delle vittime di tutte le mafie. "È giunto il momento del coraggio, della profezia e della collaborazione", afferma il presule. "Solo insieme possiamo farcela. Se non ci uniamo contro il potere mafioso, rischiamo di concedere loro terreno fertile per prosperare".
Il messaggio fondamentale di questa giornata della memoria è chiaro: solo insieme possiamo vincere. Dobbiamo attivare processi di cambiamento e reagire uniti contro le mafie. Se la legalità del noi prevale sull'egoismo dell'io e la nostra reazione collettiva supera l'inerzia individuale, allora possiamo credere fermamente che le mafie possono essere sconfitte.