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Partita l’inchiesta su emissioni all’ex Ilva, i carabinieri in fabbrica

Partita l’inchiesta su emissioni all’ex Ilva, i carabinieri in fabbrica
Devono acquisire documenti su richiesta della Procura

10 GEN – TARANTO – I carabinieri del Nucleo operativo ed ecologico (Noe) di Lecce ieri si sono recati negli uffici e nelle sedi dello stabilimento siderurgico di Taranto per dare seguito a un ordine di acquisizione di documenti relativi alle emissioni, in particolare in zona cokeria e rispetto al benzene, che è stato disposto dai pubblici ministeri Mariano Buccoliero e Francesco Ciardo.

L'iniziativa rientra, per quanto è dato sapere, nell'ambito di una inchiesta che ipotizza i reati di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose. 

 Negli ultimi mesi sono stati registrati diversi picchi periodici di benzene, segnalati da Arpa Puglia, anche se non è stato superato il valore soglia fissato dalla norma.

Proprio a causa di questi fenomeni il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci firmò il 22 maggio dello scorso anno una ordinanza di fermo dell'area a caldo in mancanza di interventi sulla riduzione delle emissioni.
Dopo il ricorso di Acciaierie d'Italia e Ilva in As la questione è finita all'attenzione del Tar di Lecce, che ha concesso la sospensiva e ha ulteriormente rinviato ogni determinazione in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul tema del danno sanitario connesso ai livelli di inquinamento da benzene. 

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