Inchiesta dei carabinieri denominata 'Bypass'
22 NOV - BARI - Avrebbero continuato a gestire l'attività di spaccio di droga spostandosi in altri Comuni della provincia di Bari, per eludere i controlli delle forze dell'ordine, rafforzati a Bitonto dopo l'uccisione per errore dell'anziana Anna Rosa Tarantino nel dicembre del 2017, le 19 persone finite in carcere questa mattina sulla base di un'ordinanza disposta dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
Secondo le indagini - gli arrestati - risulterebbero affiliati al clan Cipriano di Bitonto. In totale sono 32 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta dei carabinieri denominata 'Bypass'. Le attività investigative hanno permesso di ricostruire l’esistenza di una “radicata associazione per delinquere dedita al narcotraffico”, ritengono gli inquirenti, per un’associazione “composta da numerosi adepti e strutturata su base piramidale” e costituita "da promotori, con funzione di controllo e direzione sulle varie articolazioni territoriali soggette al loro dominio, nonché da partecipanti quali pusher". Attività illecite di spaccio che sarebbero state condotte da parte degli indagati tra i comuni di Palo del Colle, Bitetto e Noicattaro.
Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato 21 persone in materia di stupefacenti e sono stati sequestrati 18 chili di droga. Gli indagati, intercettati, utilizzavano un linguaggio criptico per riferirsi alla droga o alle attività da compiere ('provolone', 'piccolo o grande', 'valigia', 'meri, birre o felpe', con “Barbara o con Angela”, quest’ultimo un riferimento all’eroina o alla cocaina).
Solo due giorni fa 25 persone tra capi e membri del clan Cipriano sono state condannate – in abbreviato – a pene tra i 18 anni e sei mesi a un anno e quattro mesi.