Pippo Callipo: 'Andiamo avanti'. Espressa solidarietà bipartisan
15 GEN – VIBO VALENTIA – Colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio e, anche questa volta è stato preso di mira il Gruppo Callipo, importante realtà produttiva calabrese tra le più antiche che ha da poco superato i 111 anni di vita.
A San Pietro Lametino l’ultimo episodio, nell’area industriale a sud di Lamezia Terme, dove, nella notte tra sabato e domenica scorsi, sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco. Immediatamente é scattato l'allarme e Pippo Callipo, alla guida del brand alimentare noto a livello nazionale e non solo, soprattutto per la lavorazione e l'inscatolamento del tonno, ha segnalato l'accaduto alla Polizia di Stato, che ha avviato le indagini.
L'imprenditore settantasettenne, da oltre mezzo secolo leader del gruppo che ha sede a Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, a distanza di due giorni dall'accaduto, nasconde a fatica il disagio e l’amarezza. Callipo è stato candidato alla presidenza della Regione Calabria per ben due volte, poi consigliere regionale, dalla quale si è dimesso per tornare in azienda".
Il gruppo Callipo, in passato , ha subito analoghi episodi, tutti denunciati alla competente A.G., che non hanno però inciso minimamente sulla sua determinazione. "Noi andiamo avanti - dice - anche se bisognerà necessariamente affrontare la situazione sulla base delle nuove difficoltà e dei nuovi costi per la sicurezza. Un episodio del genere, comunque, non può certo essere ignorato, anche se ci crea disturbo e comporta una certa preoccupazione". "Quanto si è verificato - afferma ancora Callipo - non può comunque fermarci sia per la nostra storia, quella più che cinquantennale mia e, prima di me, di mio padre e di mio nonno, sia per la responsabilità che abbiamo verso le quasi 500 persone che lavorano con noi. Ciò che mi dà più fastidio, comunque, è constatare che la zona è fornita di un moderno sistema di telecamere di videosorveglianza che, però, non funziona essendo stato manomesso a seguito di alcuni furti. L'impianto resta disattivato anche a causa del fatto che l'ente che lo gestisce non ha i soldi necessari per la manutenzione. In passato ci sono stati alcuni furti attribuibili alla microcriminalità locale. Ma si é trattato soltanto della manomissione di alcune cabine per rubare rame e fili elettrici".
Attestati di solidarietà manifestati a Callipo e al suo gruppo imprenditoriale dalla politica senza distinzione alcuna, e dalle istituzioni locali e regionali, ma anche dal mondo produttivo e dall'associazionismo. Tra chi ha espresso vicinanza a Callipo alcuni parlamentari e la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro.