I presunti autori bloccati dai carabinieri di Vibo Valentia
02 NOV – VIBO VALENTIA – I militari dell’Arma dei Carabinieri a Vibo Valentia, hanno arrestato, due uomini ed una donna per sequestro di persona, porto di armi, rapina e lesioni con l'aggravante della crudeltà.
Avrebbero attirato in trappola un ragazzo, per poi picchiarlo violentemente.
Tutto è iniziato da un'amicizia nata sui social tra la vittima e la donna, a cui è seguito un incontro di persona.
Poi l'invito a casa per proseguire la serata e qui la scoperta di essere stato attirato in una trappola. Il giovane, infatti, si sarebbe trovato di fronte il figlio della donna che lo avrebbe stordito con un colpo di bastone alla nuca e poi, con l'aiuto della madre, l'avrebbe legato ad una sedia, percosso ripetutamente e seviziato con un'arma da taglio. Il tutto per costringerlo a rivelare la password del bancomat e eventuali depositi di denaro contante nella sua abitazione. Il giovane ha ceduto e a questo punto sarebbe entrato in scena un altro soggetto che avrebbe accompagnato la donna, prima a casa della vittima dove sarebbero stati sottratti 2.500 in contanti e poi in una filiale bancaria di Vibo Valentia per un prelievo. Solo a questo punto il malcapitato sarebbe stato liberato dal terzetto e minacciato di non raccontare nulla dell'accaduto per evitare ritorsioni.
Una volta libero il giovane ha incontrato una pattuglia dei carabinieri che si è fermata a prestare soccorso raccogliendo una dettagliata denuncia. I militari, coordinati dal procuratore di Vibo Camillo Falvo e dal pm titolare del procedimento, hanno iniziato a verificare i fatti trovando riscontri sia visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza che monitorando i profili social dei presunti autori del sequestro e dell'aggressione. Valutati gli elementi raccolti, e la loro straordinaria gravità, la Procura ha emesso un decreto di fermo eseguito dai carabinieri della Compagnia di Vibo.
I presunti autori delle violenze sono stati portati in carcere. La vittima ha riportato lesioni, fra cui la frattura del setto nasale, giudicate guaribili in 45 giorni.