Sigilli a impianti industriali e autocarrozzeria nell'hinterland lametino, violazioni ambientali e lavoratori in nero scoperti durante i controlli.
25 MAR - LAMEZIA TERME - Le autorità preposte hanno condotto un'operazione di polizia ambientale, coordinata dalla Procura di Lamezia Terme, che ha portato al sequestro di discariche abusive, capannoni industriali e un'autocarrozzeria, del valore totale di circa 4 milioni di euro.
Le discariche abusive, contenenti rifiuti pericolosi, sono state individuate e controllate dalle forze dell'ordine, in collaborazione con il personale tecnico dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente della Regione Calabria (Arpacal).
Le indagini hanno rivelato un'illecita gestione dei rifiuti, mirata a ridurre i costi di smaltimento e a massimizzare i profitti, con gravi rischi per l'ambiente e la salute pubblica. L'inquinamento del suolo e delle falde acquifere è stato causato dal deposito non autorizzato di rifiuti miscelati e pericolosi.
Gli amministratori delle società coinvolte sono stati accusati di reati ambientali e violazioni urbanistiche, mentre durante i controlli sono emerse anche violazioni previdenziali e fiscali, tra cui l'impiego di lavoratori in nero.
Nell'ambito dell'operazione, sono stati sequestrati un impianto di lavaggio, un capannone industriale, un'autocarrozzeria abusiva e tre aree utilizzate come discariche abusive, per un totale di oltre 12.000 metri quadrati.