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Smaltivano i rifiuti usandoli come fertilizzante, indagine della Procura di Vibo Valentia

Smaltivano i rifiuti usandoli come fertilizzante, indagine della Procura di Vibo Valentia
Sotto esame il ciclo di trasformazione di un impianto di recupero

13 MAR - VIBO VALENTIA - Un'indagine condotta dalla Procura di Vibo Valentia e coordinata dal procuratore Camillo Falvo ha portato alla luce un presunto caso di inquinamento ambientale legato al ciclo di trasformazione di rifiuti presso un impianto di recupero nel vibonese.

Secondo le accuse, tonnellate di materiale, classificato come fertilizzante ma costituito in realtà da rifiuti, sarebbero stati smaltiti illegalmente su terreni agricoli nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria.

L'indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo operativo di Serra San Bruno e del Nipaaf dei carabinieri forestali di Vibo Valentia, ha portato alla denuncia di 11 persone e alla segnalazione di tre società per responsabilità penali ed amministrative.

L'azienda sotto inchiesta, operante nel settore del recupero dei rifiuti organici, avrebbe prodotto un ammendante compostato misto senza rispettare le procedure previste dall'autorizzazione integrata ambientale. Il prodotto risultante avrebbe conservato la qualifica di rifiuto, contenendo plastica, vetro e metalli pesanti come il cromo esavalente, inquinando i terreni agricoli.

Inoltre, il procedimento produttivo sarebbe stato condotto in violazione delle norme, con l'apertura dei portelloni dei capannoni nonostante fossero dovuti restare chiusi, causando l'inquinamento dell'aria con polveri e emissioni nocive.

L'indagine ha individuato presunte condotte illecite sia all'interno dell'azienda che coinvolgono diversi soggetti, tra cui un dirigente della Regione Calabria e alcuni tecnici.

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