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Chiusa l'inchiesta sulle truffe assicurative nel Vibonese, tre condanne

Chiusa l'inchiesta sulle truffe assicurative nel Vibonese, tre condanne
Inchiesta denominata 'Dirty business', si è conclusa con una raffica di assoluzioni e prescrizioni

08 MAR - VIBO VALENTIA - Dopo quasi 10 anni di dibattimento, è giunta a termine l'inchiesta sulle presunte truffe alle assicurazioni nel Vibonese, nota come "Dirty business", con esiti contrastanti.

Delle 43 persone coinvolte nel filone investigativo, tutte residenti in vari centri della provincia di Vibo Valentia, tre sono state condannate in base alla sentenza emessa dal giudice Tiziana Macrì, presidente del Tribunale collegiale, composto anche da Roberta Ricotta e Laerte Conti. Si tratta di Domenicantonio Arena (49 anni), Giovanni Battista Arena (39 anni) e Mylene Molina (60 anni) di Tropea, condannati a due anni di reclusione. Altri imputati sono stati assolti da tutte le accuse, mentre alcuni reati sono finiti in prescrizione.

In particolare, i condannati erano stati accusati di vari reati, tra cui la produzione di certificati medici fasulli e il coinvolgimento in presunte truffe assicurative. Il reato associativo, inizialmente contestato, è stato caduto in sede di sentenza, portando a un abbassamento delle pene. Gli imputati assolti includono Antonio Arena, Maria Carmela Arena, Sarina Margherita Nicolaci, Maria Antonia Nicolaci, Graziella Arena, Palma Paglianiti, Domenico Solano, Gessica Solano, Antonio Barbieri, Stefano Preiti, Emanuela Currà, Domenico Preiti, Rocco Durante, Giuseppe Greco, Salvatore Barbieri, Maria Concetta Mazzeo, Concetta Lucifero, Giammaicol La Torre, l'avvocato Giuseppe Santamaria e Giasmara La Torre.

L'inchiesta, avviata nel 2007 e protrattasi fino al 2015, ha rappresentato un importante lavoro investigativo sul territorio vibonese, svelando presunte pratiche illecite nell'ambito delle assicurazioni auto.

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