Il Tribunale del riesame dovrà ripronunciarsi su Manna
09 MAR - RENDE (CS) - La Corte di Cassazione ha annullato l'ordinanza di scarcerazione dell'ex sindaco di Rende, Marcello Manna, emanata dal Tribunale del Riesame di Catanzaro lo scorso maggio. Manna, avvocato di 69 anni, era stato arrestato e messo ai domiciliari il primo settembre 2022 con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
La decisione della Corte è stata presa in seguito al ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro contro la pronuncia di scarcerazione, che aveva consentito a Manna di tornare in libertà.
L'accusa nei confronti di Manna riguardava il presunto concorso esterno in associazione mafiosa. Si sosteneva che, durante la sua candidatura a sindaco di Rende nel maggio 2019, avesse accettato promesse di voti in cambio della concessione di appalti per la costruzione del Palazzetto dello Sport e di licenze commerciali a membri della 'ndrangheta.
La Corte di Cassazione ha criticato l'interpretazione delle prove da parte del Tribunale del Riesame, definendola "rilevante illogicità". Pertanto, si rende necessaria una rivalutazione delle prove per determinare se vi sia sufficiente indiziario di colpevolezza nei confronti di Manna.
Da notare che nel giugno 2023 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'Interno, ha sciolto il Comune di Rende per sospetti legami con la criminalità organizzata, nominando una Commissione prefettizia per gestire l'ente.