Una discussione tra coniugi sfocia in violenza, ma l'aggressore si pente e chiede scusa al ferito
30 MAR - NAPOLI - Una festa che doveva essere un momento di svago si trasforma in tragedia a Casoria, in provincia di Napoli, quando una lite familiare prende una svolta violenta. Tutto ha inizio da una banale discussione tra coniugi sulla custodia della loro bambina durante l'evento, che scatena una serie di eventi drammatici.
La coppia, impossibilitata a portare la figlia alla festa, si divide sulle preferenze riguardo a quale coppia di nonni affidare la piccola. Le tensioni tra le due famiglie, già palpabili, esplodono in una serie di accuse reciproche. Il marito decide di lasciare la bambina dai suoi genitori, ma le proteste della moglie lo spingono a fare marcia indietro.
In preda all'ira, l'uomo reagisce violentemente, danneggiando l'auto del cognato. La situazione degenera ulteriormente quando il suocero e il proprietario dell'auto intervengono. Inizia una rissa che culmina con l'uomo che, armato di coltello, colpisce il suocero per ben cinque volte. Dopo l'aggressione, l'aggressore fugge dal luogo del crimine, ma poi, ripensandoci, fa ritorno per chiedere perdono al suocero ferito.
I carabinieri, allertati dalla famiglia, giungono sul posto e arrestano l'uomo per tentato omicidio. Nel frattempo, la vittima viene trasportata d'urgenza all'ospedale di Frattamaggiore, dove viene ricoverata in osservazione, ma fortunatamente le sue condizioni non sono critiche.
Questo episodio sconcertante evidenzia i risvolti tragici che possono scaturire da lite familiari, ma anche la possibilità di pentimento e redenzione da parte dell'aggressore