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Truffa sui bonus facciate: 3 arresti e sequestro di crediti fittizi per 5,9 milioni di euro

Truffa sui bonus facciate: 3 arresti e sequestro di crediti fittizi per 5,9 milioni di euro
Operazione "False Facciate" della GdF: coinvolte 40 persone, ricavato destinato a ditte cinesi tramite conti esteri.

14 MAG - COSENZA - La Guardia di Finanza ha portato a termine l'operazione "False Facciate", con il sequestro di crediti d'imposta fittizi per 5,9 milioni di euro e tre persone arrestate. L'indagine, condotta a Forlì, ha coinvolto finanzieri anche da Alessandria, Napoli e Foggia, svelando una presunta truffa legata ai bonus facciate. I reati contestati riguardano la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Operazioni sospette simili sono emerse anche in Calabria, dopo segnalazioni di attività dubbie. Le indagini hanno rivelato che circa quaranta persone in diverse regioni italiane hanno ottenuto oltre 7,3 milioni di euro di crediti d'imposta mediante false fatture per lavori edili mai effettuati. Il ricavato è stato successivamente trasferito a ditte cinesi, principalmente nella provincia di Prato, che a loro volta hanno inviato i fondi su conti esteri per evitare di essere rintracciati.

Durante l'indagine è emerso che gli immobili associati alle richieste di bonus non avevano subito alcun intervento di ristrutturazione edilizia, e i richiedenti non erano neanche i proprietari degli stessi. Gli arrestati sono stati individuati come figure chiave nel sistema di frode, agendo come reclutatori, ideatori o facilitatori dell'operazione, istruendo gli altri partecipanti, spesso privi delle risorse economiche necessarie per sostenere i costi delle presunte ristrutturazioni.

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