L'ex sindaco di Rende e altri quattro imputati optano per il rito abbreviato nell'inchiesta sulla gestione di appalti e affidamenti controversi, evidenziando uno spaccato torbido delle attività comunali.
14 MAG - COSENZA - L'ex sindaco di Rende, Marcello Manna, insieme ad altri quattro imputati, ha scelto il rito abbreviato nell'ambito dell'inchiesta denominata "Operazione Malarintha", aperta dalla Procura di Cosenza e focalizzata su una serie di interventi effettuati dal Comune di Rende. La decisione è stata accolta questa mattina dal gup del tribunale di Cosenza, Letizia Benigno, che ha accolto le richieste di rito abbreviato per i cinque soggetti coinvolti nell'inchiesta.
L'indagine ha messo in luce un quadro torbido riguardante la gestione di diversi interventi comunali, con particolare attenzione alla sistemazione del piano viabile e alla messa in sicurezza di Contrada Cutura e di altre zone del comune, oltre ai lavori di pulizia del fiume Surdo per verificare perdite alla rete fognaria. Le indagini hanno portato alla ricostruzione di presunti illeciti legati ad affidamenti diretti e gare d'appalto sospette.
Tra i progetti sotto la lente dell'inchiesta figurano il completamento del Palazzetto dello Sport, lavori di manutenzione straordinaria al cimitero comunale e alla sede municipale, la gestione del centro diurno per minori "Madre Teresa di Calcutta", l'affidamento del servizio di gestione del Centro Anziani, interventi di riparazione della rete fognante, e progetti di riqualificazione sociale e culturale di varie aree urbane.
L'adozione del rito abbreviato da parte degli imputati indica un'accelerazione delle procedure processuali, mentre l'indagine continua a gettare luce sui presunti illeciti emersi nella gestione degli appalti e degli affidamenti nel Comune di Rende.
