Sequestrati beni per circa 3,5 milioni di euro
23 APR - CATANZARO - La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Catanzaro, in coordinamento con la Procura della Repubblica, ha eseguito tre misure interdittive della durata di un anno nei confronti di due imprenditori e un commercialista, accusati di associazione a delinquere per reati tributari e truffa aggravata.
La vicenda coinvolge un presunto illecito sfruttamento dei vantaggi fiscali previsti per le misure anti-Covid-19. I due imprenditori sono stati interdetti dall'attività imprenditoriale, mentre al professionista è stato imposto il divieto temporaneo di svolgere la propria attività.
Inoltre, è stato eseguito il sequestro preventivo di oltre 2,7 milioni di euro, corrispondenti al valore di crediti di imposta ipotizzati come inesistenti, e di ulteriori 765.000 euro come illecito profitto dei reati contestati.
Questi provvedimenti derivano da un'indagine condotta dal Nucleo provinciale di Polizia economica - finanziaria di Catanzaro, che ha evidenziato l'esistenza di un'associazione a delinquere. Quest'ultima avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti, al fine di ottenere in modo fraudolento crediti di imposta per servizi mai effettuati di sanificazione e adeguamento dei locali commerciali contro la pandemia.
Tali crediti sarebbero stati utilizzati per compensare debiti tributari di alcune società connesse agli associati o ceduti a terzi in buona fede, tra cui Poste Italiane spa, trarre in inganno l'Agenzia delle Entrate e causare un danno significativo all'Erario.