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Indagine su frodi bancarie e postali: 48 indagati

Indagine su frodi bancarie e postali: 48 indagati
Individuate quattro "cellule" , tre italiane e una spagnola

05 APR - NAPOLI - La Procura di Napoli ha emesso un avviso di conclusione indagine per 48 persone, tra italiane, albanesi e romene, coinvolte in un sistema esteso di frodi bancarie e postali ai danni di numerosi correntisti ignari. Le indagini hanno rivelato almeno 50 colpi compiuti tra il 2016 e il 2019, scoperti grazie a una denuncia presentata alla polizia postale di Genova da un'azienda ligure del settore alimentare.

Le indagini hanno condotto gli investigatori nelle province di Caserta e Napoli, dove è stata individuata la base operativa dell'associazione criminale, divisa in quattro "cellule" collegate tra loro. Queste includono una cellula spagnola guidata dall'albanese Anton Pllumbi, una a Villa Literno, una a Castel Volturno e una a Marcianise.

In ogni gruppo, i capi si occupavano di trovare complici tra le compagnie telefoniche e i cosiddetti "money mules", individui incaricati di ritirare il denaro. I reati contestati includono associazione a delinquere, riciclaggio, accesso abusivo a sistemi informatici, frode informatica e contraffazione di documenti.

L'indagine rappresenta un importante passo nella lotta contro le frodi bancarie e postali, evidenziando la complessità e l'organizzazione di queste attività illecite.

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